Benvenuti nel mio Blog!
Un diario personale dove cercherò di non farvi trovare solo gradi e prestazioni sterili ma emozioni legate alle salite, paure condivise con amici, strette di mano, abbracci, racconti semplici e quant'altro ci consenta di sognare...

Vergognamoci!



La giornata verrà ricordata per un po’ di tempo…
Non di certo per le belle placche d’aderenza, le stupende fessure verticali e i bellissimi diedri da integrare…
No.
Neanche per la discesa, quella veramente da dimenticare, in mezzo ad erba alta fino alla vita e rovi grandi come delle piante…
No.
La ricorderemo per la bella “magnata” finale!
E che magnata…
Ma arriviamo al dunque.
Di ritorno dalla salita, mentre camminiamo su una strada forestale che attraversa un bosco, ci imbattiamo in una struttura fissa, posta in un bellissimo prato vicino al fiume, dove un gruppo di persone sta pranzando.
Roby, senza pensarci due volte, si avvicina ad una ragazza e con semplicità le chiede:
“Possiamo mangiare ?”
Io, che sono avanti qualche metro, giro la testa e resto stupito per la richiesta.
La ragazza, in modo educato, risponde: “Mi dispiace, è una festa privata!”
Roby ringrazia e insieme ci avviamo verso l’auto ridendo della sua sfacciataggine.
Un centinaio di metri più avanti veniamo richiamati da una voce femminile (la stessa ragazza di prima) che ci invita a pranzare con loro, scusandosi e dicendoci che hanno un sacco di cibo avanzato.
Inutili sono i nostri “falsi” tentativi di non accettare…: qualche minuto dopo, abbandonato tutto il materiale per terra, siamo con le gambe sotto il tavolo davanti ad una birra gelata, costine, salamelle e peperonata!!
Veniamo accolti da un bel gruppo di amici che, in modo molto cordiale, ci fanno sentire a nostro agio, come se fossimo a casa nostra. L’accoglienza è tale che sembriamo dei guerrieri che ritornano da una battaglia… Gente che ci circonda, ci fa domande e ci “coccola” con il cibo; ognuno vuole darci qualcosa.
Sarà dura ma alla fine ce la facciamo: in meno di mezz’ora spazzoliamo tutto ciò che troviamo attorno – caffè ed ammazza caffè compresi – e, dopo aver ringraziato e salutato tutti, un po’ brilli ritorniamo sui nostri passi verso casa.
Un'accoglienza così ce la ricorderemo per sempre.
“Vergognamoci!” esclama Roby in macchina.
Forse è proprio il caso di dirlo…