Benvenuti nel mio Blog!
Un diario personale dove cercherò di non farvi trovare solo gradi e prestazioni sterili ma emozioni legate alle salite, paure condivise con amici, strette di mano, abbracci, racconti semplici e quant'altro ci consenta di sognare...

Il cassetto dei ricordi

Capisco che sono vecchio perché, sempre più spesso, mi piace aprire il cassetto dei ricordi.
Un cassetto dove tengo custodite gelosamente delle bellissime immagini che ogni tanto riprendo e guardo con piacere e tenerezza.
Oggi ho deciso di condividerne qualcuna con voi….

Mazinga

1993

1996
2013

Il silenzio del vento



La giornata è tersa come le migliori giornate invernali, la temperatura buona ma il vento oggi la fa da padrone.
In giro poca gente.
Nessun rumore…
Mentre arrampico mi fermo ed assaporo l’odore della roccia umida e fredda che riempie l’aria, ascolto il silenzio mattutino reso ancora più bello dal lontano sorgere del sole.
E’ bello ascoltare il silenzio…
Silenzio rotto solamente dal rumore del vento che, con prorompente forza, investe la montagna, ci avvolge e cerca di strapparci dalla roccia sulla quale stiamo giocando.
Non ho fretta, oggi non voglio correre più di tanto…
Voglio godermi appieno questi momenti e farli apprezzare anche al mio odierno compagno che inizia ad avvicinarsi al magico mondo dell’alpinismo.
Ancora qualche ora di silenzio del vento e poi ritorneremo alla caotica vita quotidiana.












  

Provare per credere



Chi non ha mai pensato di provare l’emozione di trovarsi in montagna in mezzo ad una bufera ?
Ci si può trovare per forza ed essere costretti ad uscirne o per follia per vedere cosa si prova…
Qualche anno fa la chiamavo “prova materiali”...
In entrambi i casi, quando e se se ne esce, si capisce che la montagna va affrontata con estremo rispetto!
Di colpo si passa dal paradiso all’inferno.
La bufera ti avvolge… ti travolge…. ti sconvolge. Ti svuota completamente mentre cerchi di capire cosa fare per uscirne…
Non sei più tu che decidi il cosa, il come e il perchè, sono gli elementi.
Sei in una immensa centrifuga dove ogni riferimento è perso, il vento comanda i tuoi movimenti, il freddo cerca di impossessarsi di te. Il solo stare in piedi diventa difficoltoso se non impossibile. La progressione estremamente lenta e pericolosa. La calma è d’obbligo, l’esperienza pure, la fortuna è necessaria!
Ricordo con piacere una “prova materiali”: inverno, 3400m di quota, 29 gradi sotto zero con vento oltre i 50-60 km/h... una prova di sopravvivenza, dove la salita di una parete di 300m di dislivello diventò un’impresa! “Siete due pazzi” ci dissero alla funivia.
Forse avevano ragione ma io ho imparato molto dagli elementi.


 
Arriva la bufera...Casa dolce casa

O al Fitz Roy, dove il vento soffiava così forte che a volte era impossibile rimanere in piedi…




Bufera in Grignetta

Chi non ha mai affrontato una bufera non sa quanto è forte la natura…
Provare per credere!