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Un diario personale dove cercherò di non farvi trovare solo gradi e prestazioni sterili ma emozioni legate alle salite, paure condivise con amici, strette di mano, abbracci, racconti semplici e quant'altro ci consenta di sognare...

La sentinella


Immersa nel mare di granito delle alpi Urane, circondata da montagne blasonate come il Salbitschijen, il Bergseeschijen, lo Schijenstok, il Dammastock e il Galenstock, se ne sta in disparte una sentinella di granito poco frequentata: il Feldschijen.
Non perché la roccia non sia bella o perché si debba camminare troppo; la roccia è stupenda e la parete si raggiunge in poco meno di due ore.
L’ambiente, poi, è da sogno con viste mozzafiato sul ghiacciaio del Dammastock.
Forse non c’è un motivo valido, sta di fatto che qui non si farà mai la coda per scalare.
Chi vuole misurarsi con le sue slanciate torri, non può rimanere non sorpreso nel vedere le stupende linee verticali del versante ovest.
E la sua salita più famosa, la cresta ovest, non ha assolutamente nulla da invidiare alla “sorella” cresta sud del Salbit, rispetto alla quale risulta nel complesso più impegnativa.


Noi la saliamo in una bellissima ma fredda giornata autunnale, dove il ricordo del freddo patito alle mani nei primi tiri all’ombra si fa ancora vivo…


Poi sole e granito sospeso nel vuoto, ancora sole e roccia da urlo…
Bello!

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