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Un diario personale dove cercherò di non farvi trovare solo gradi e prestazioni sterili ma emozioni legate alle salite, paure condivise con amici, strette di mano, abbracci, racconti semplici e quant'altro ci consenta di sognare...

Brunnital


Luglio 2010
Domani la meteo è brutta su tutto il nord Italia; destinazione Svizzera, almeno siamo riparati dalla perturbazione.
Alle 19.00 siamo in autostrada; l’intenzione è di arrivare al posteggio verso le 22.00 e dormire in macchina per iniziare presto il mattino. Alle 23.00 siamo ancora al Gottardo, dopo oltre due ore passate in coda… Iniziamo bene!
La mattina il tempo è come promesso; ha nevicato un po’ sopra i 2500m ma la nostra meta quotidiana resta appena sotto. Di colpo ci troviamo catapultati in una realtà molto diversa dalla nostra quotidianità; stupendi pascoli verdi punteggiati qua è la da piccole casere e baite alpine (non seconde case…) in primo piano, immense e scuri pareti innevate sullo sfondo. Che posto idilliaco! L’ideale per una settimana di relax.
In poco più di un’ora siamo all’attacco.

Al sole si sta bene ma oggi, a nord, lo vedremo ben poco; la temperatura è fin troppo fresca per luglio.
Pian piano iniziamo a salire la nostra linea, logica ed evidente, che lungo fessure e camini verticali conduce diritta alla cima. In un tiro sento il mio compagno faticare; la corda sale millimetricamente e questo… non è bello, indice di difficoltà. Tecnica o di protezione ?
In questo caso entrambe… un enorme camino verticale pieno di muschio e lichene da salire. Fortuna che sono da secondo…
Il tiro dopo la musica non cambia; la relazione dice “placca di IV/V”; alla faccia! Il camino di VI+ in confronto era facile… Con determinazione supero il tiro e solo quando vedo che anche il mio compagno fatica e fa un piccolo voletto, capisco che forse quel grado è un tantino sbagliato…
I tiri si susseguono stupendi; le fessure si verticalizzano ma la roccia lisciata iniziale ha lasciato posto ad un bellissimo calcare lavorato.


L’ultimo tiro di IV/V (vero) lo facciamo sulla neve…
Al ritorno, in mezzo ai prati e sotto uno stupendo sole di tardo pomeriggio, ammiriamo da lontano la salita. Bella giornata, bella salita… ma ancor più bella la ricomposizione della nostra cordata, dopo circa 15 mesi di fermo del mio compagno per un’operazione alla spalla.
E’ ora di rimettersi… in coppia.

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