Benvenuti nel mio Blog!
Un diario personale dove cercherò di non farvi trovare solo gradi e prestazioni sterili ma emozioni legate alle salite, paure condivise con amici, strette di mano, abbracci, racconti semplici e quant'altro ci consenta di sognare...

Ai blocchi di partenza


Pronti… partenza…. via!
L’inverno è ufficialmente iniziato.
La gara è partita e i “forti” sono già all'opera!
Io sto seduto al lavoro davanti al computer e, in attesa delle ferie, sogno.
Sogno di poter vagare anche io, anche solo per poco.
Fuori dalla finestra ormai da oltre un mese non si vede che nebbia, sempre e solo nebbia… che avvolge tutto e mi mette tristezza.
Ma so che la nebbia è solo in pianura… in montagna splende il sole e le giornate sono tiepide, anche se siamo quasi a Natale, in questo strano inizio d’inverno mite e senza perturbazioni.
Amo le limpide giornate invernali, quelle che mi permettono di vedere le montagne talmente vicine che, allungando una mano, sembra di accarezzarle!
La mia mente vaga e mi trovo a scalare su una bella parete selvaggia.
Fatica… freddo….tensione… Ma il mio sogno ora è questo.
La salita è nella mia testa da un po’ di tempo: il pensiero va e viene e ogni tanto si fa opprimente!
Dovrò fare qualcosa… prima o poi.
Non sono tecnicamente alleatissimo, i mesi di fermo sono troppi, ma la motivazione – mai come quest’anno -  è alle stelle!
Un Amico che non c’è più, con i suoi racconti di sogni, stimola e arricchisce la mia fantasia…

Aspetterò con trepidazione il momento giusto!

Nel giardino di pietra

Finalmente e' uscita!
E' stato un lavoro impegnativo che mi ha richiesto tante energie ma sono soddisfatto.

"116 vie scelte in Triangolo Lariano (Corni di Canzo e Moregallo), Lecco e Costiera del Monte S. Martino, Resegone, Grigne, Campelli, Gruppo di Coca, Arera, Presolana, Pizzo Camino. Una guida che nasce dal piacere e dal divertimento dell'autore di esplorare e curiosare tra le montagne di casa, il suo giardino di pietra appunto, nella zona compresa tra il Lago di Lecco e il Lago d'Iseo, attraverso itinerari classici, vie dimenticate e altre ancora semplicemente poco conosciute. Una selezione di vie di roccia la cui scelta è stata dettata da fattori tecnici, come chiodatura e proteggibilità, ma anche dalla natura alpinistica e dalle emozioni trasmesse."

Ora aspettiamo le solite critiche distruttive... :-)







Il mio G.T.E. (Grande Traversata Elbana) in MTB



Finalmente ferie!
Sono al mare con la famiglia ma stamattina mi sono svegliato presto desideroso di cavalcare il mio mezzo meccanico attraverso i sentieri dell’isola. L’idea è quella di provare una parte del tracciato della Grande Traversata Elbana, sentiero che attraversa l’isola per intero, da Cavo a Pomonte.
Sembra che una parte dello stesso sia ciclabile…
Ore 5: sto risalendo lentamente una ripida e lunga strada completamente al buio.
La temperatura è fresca e il sole non si è ancora alzato.
Affronto un tornante e la mia frontale illumina la strada buia; di colpo sobbalzo sulla MTB: forti latrati invadono la quiete notturna e due figure scure attraversano la strada un paio di metri davanti a me, scomparendo nel folto bosco. Cinghiali!
Non mi era mai capitato di avere un incontro così ravvicinato!
Sono impaurito e non mi fermo, anzi forzo la pedalata con il cuore che batte fuori soglia fino a raggiungere un colle in una zona più aperta. Ora devo affrontare una lunga discesa che mi porterà all’inizio del sentiero che voglio affrontare. Arrivo che è ancora buio e appena entro nella boscaglia mi ritorna la paura…
E se mi trovassi faccia a faccia con un cinghiale ? Non avevo assolutamente preso in considerazione questa possibilità… Cinghiali ?! Macchè… E invece…
Mi fermo e aspetto una decina di minuti che albeggi, almeno ho la possibilità di avere una visuale più ampia davanti a me. Appena il cielo si tinge dei primi colori, risalgo sulla bici e affronto quello che si rivelerà uno dei più bei percorsi da me fatti in MTB!
A mano a mano che avanzo lungo il sentiero la paura scompare, lasciando il posto a stupore nel vedere così tanti panorami di rara bellezza.
Single track impegnativi nella boscaglia più fitta si susseguono a ripide discese su terreni rocciosi dove si riesce a mala pena a rimanere in sella! Tratti su rocce rosse come la lava e tracciolini appena evidenti invasi da arbusti spinosi. Il tutto con panorami mozzafiato con il mare da entrambi i lati!
E, soprattutto, senza incontrare anima viva....
Alcuni tratti di sentiero sono impercorribili se non con la bici in spalla, ma cosa volete che sia “spallare” per 30 minuti davanti a cotanta bellezza ?!
Un continuo e sfiancante su e giù lungo le creste dei monti mi conduce in una zona più contadina dove affronto discese veloci tra campi arati e mandrie di bestie al pascolo.
Poi di nuovo su, in una valletta umida, stretta ed angusta, dove offro il mio corpo come pasto ai terribili tafani…
Il paesaggio muta in continuazione: canneti, boschi aperti, boschi impenetrabili, terreni rocciosi: il tutto accompagnato dai raggi del sole che ormai scottano la pelle.
Una discesa ripida mi porta su una sterrata bella da pedalare ma alquanto noiosa rispetto a quanto affrontato in precedenza. In compenso macino chilometri velocemente. Al traguardo prefissato (da quanto saputo, il sentiero da qui in avanti diventa quasi impercorribile in MTB) decido di girare la bicicletta e affrontare l’ultima discesa sull'ennesimo sentiero sconosciuto: è tutto il giorno che mi perdo e ritrovo poi magicamente la strada.  Anche con la cartina in mano non è facile girare qui.
Il sentiero entra in un bosco scuro, selvaggio, alberato come non pochi. “Ecco”, penso, “mi perderò e mi spinerò di nuovo…”
Invece, dopo sole poche centinaia di metri capisco che questa sarà la ciliegina sulla torta! I miei neuroni, anche se ormai annebbiati dalla fatica, non possono non capire che questo tracciato è frequentato. Curve, controcurve, salti rocciosi si alternano in uno splendido tracciato tutto pedalabile per oltre 5 km, consentendomi di concludere (almeno sullo sterrato) uno splendido giro per nulla banale.
Ora mi tocca solo ritornare alla base con migliaia di fantastiche immagini nella mente, lungo una “vuota” strada asfaltata…       

Dati tecnici:

Lunghezza percorso effettuato (sterrato): km 40 circa
Lunghezza percorso effettuato (asfaltato): km 32 circa
Lunghezza percorso totale: km 72 circa

Dislivello positivo (sterrato): 1700m circa
Dislivello positivo (asfalto): 450m circa
Dislivello totale: 2150m circa

Percorribilità sterrato:
- da Cavo al Buraccio: 60% - 70%
- dal Buraccio a Procchio: 90%