Benvenuti nel mio Blog!
Un diario personale dove cercherò di non farvi trovare solo gradi e prestazioni sterili ma emozioni legate alle salite, paure condivise con amici, strette di mano, abbracci, racconti semplici e quant'altro ci consenta di sognare...

Emozioni



Era da molto tempo che non provavo un’emozione simile…
Non il semplice fatto di esaminare delle “persone”, al quale ormai da anni ci sono abituato, e dalle quali comunque imparo ogni volta qualcosa di nuovo.
Non il solito gesto arrampicatorio, anche se la via di salita è notevole.
Non il solito stupendo panorama, uguale ed ogni volta diverso.
Una frase…
Una frase pronunciata da un allievo mentre il sole tramontava e facevo notare loro la bellezza dell’ambiente che ci circondava…
mi ha bloccato!
“Si sente proprio che ami tanto le tue montagne, per come ce le descrivi. Grazie Michele”
Sono rimasto impietrito… senza parole…
Mi sono venute le lacrime agli occhi, che ho cercato di trattenere.
La sua emozione e le mie emozioni… un tutt’uno!
Non mi era mai capitato che qualcuno mi ringraziasse per le emozioni che, insieme, stavamo provando…

Ma che film la vita...



Una fotografia mi fa ritornare in mente una stupenda giornata di quasi dieci anni fa quando, con un amico, salii una bellissima linea al Klein Wellhorn…
Che ricordi e… che voglia tornare in quel posto stupendo! Peccato che il mio grado tecnico in questi ultimi due anni sia inesistente; li non basta la voglia, bisogna anche tenersi.
Una seconda fotografia rapisce nuovamente la mia mente…
Qui non sono mai riuscito a scalare; qualche anno fa non riuscimmo nemmeno ad uscire dalla macchina a causa di una pioggia torrenziale.
Ok, questa volta ci riprovo; il meteo prevede bello quindi.. si parte!
Arriviamo a destinazione a tarda sera, giusto in tempo per preparare il giacilio e dormire qualche ora. Sopra di noi una miriade di stelle a segnare una notte fredda.
L’alba mi coglie mentre preparo un buon caffè. E’ un’alba fantastica che con i suoi caldi colori mi scalda e mi riempie di gioia.
Quante albe ho aspettato con ansia durante i freddi bivacchi in parete, albe che poi, con l’arrivo del sole, mi hanno donato un senso di libertà e gioia…
Dietro di noi si stagliano grandi pareti di calcare grigio che si innalzano da infiniti prati verdi punteggiati da masi.
Non possiamo fare altro che ammirare questo spettacolo della natura e ringraziare chi ci permette di goderlo appieno!
Grazie amori miei…
















Aracnofobia


Alzo il piede destro su una piccola tacca polverosa, le mani tirano due ciuffi d’erba… La terra mi copre la faccia ed entra ovunque. Poi mi sento tirare il braccio destro da un elastico… mi volto e vedo una grossa ragnatela che di diparte dal mio braccio e finisce su un ramo con al centro un ragno enorme, grosso più di una moneta da due euro!!
Ahhh… che schifo !! Non sopporto questi animali.
Me ne libero velocemente ma dopo tre metri me ne trovo in faccia un’altra.
Ci manca poco che non molli la presa e prenda il volo...
Poi, dopo tre tiri non banali, le ragnatele e la terra negli occhi finiscono, l’erba invece è sempre presente.





La salita ora è più arrampicabile ma sempre verticale, la scalata tecnica lungo diedri e muri più compatti, con qualche passo faticoso come l’aggettante strapiombo finale.





Un prato verticale inframezzato da appigli friabili ci conduce sulla bellissima cresta di vetta dove veramente si respira aria dolomitica.


Si è completamente invasi da mughi e trovare le poche tracce di discesa all’inizio non è semplice, soprattutto se come noi, sbagliando, si cavalcano interamente le esposte guglie di vetta…
Poi, sfidando serpenti e ragni giganti, navigando in mezzo ai mughi ad oltre trenta gradi, raggiungiamo il sentiero di discesa, non prima di essermi preso un bello spavento incappando in una ragnatela di due metri quadrati con al centro un’altro aracnide di dimensioni inconsuete…
Qui la natura fa da padrone….