Benvenuti nel mio Blog!
Un diario personale dove cercherò di non farvi trovare solo gradi e prestazioni sterili ma emozioni legate alle salite, paure condivise con amici, strette di mano, abbracci, racconti semplici e quant'altro ci consenta di sognare...

Di necessità virtù


Non conto più le volte che ho salito questa cresta in inverno…
di notte al buio o al sorgere del sole, da solo o in compagnia, in mezzo ad una bufera o sotto un immenso cielo stellato, con o senza luna.
Ogni volta che salgo mi piace sempre di più.
Perché è lunga quanto basta per una veloce puntata, perché quando a sud la neve è andata via qui è ancora presente, perché è semplice ed offre bellissimi scorci.
Ma soprattutto perché è a due passi da casa e non ci si trova mai nessuno…






Ore 7,45 autoscatto di vetta





La giovane promessa



Finalmente qualcuno si è accorto del valoroso guerriero…
Quando lo vidi scalare la prima volta, ormai quattro anni fa, capii subito che il ragazzo aveva la stoffa di un grande alpinista.
Non solo le capacità fisiche, soprattutto la "testa"… la grande determinazione e il suo profondo autocontrollo.
E poi... la voglia, quella che mi ricorda la mia gioventù.
Grande… figlio di Priamo.
Un premio meritatissimo!
A te tutta la mia stima!
Con profonda amicizia…














Neve


La neve scrocchia sotto le scarpe mentre salgo veloce. Soffio.
Il cuore batte forte nel petto a ricordarmi che sono vivo e… che sono poco allenato.
Ma salgo, non mollo!
Un rumore… il bosco di notte è vivo; sposto la testa e il fascio di luce illumina di colpo un uccello che, disturbato, volo via.
Nella neve solamente un’impronta, probabilmente di un cerbiatto, che mi ha preceduto.
Che pace!
Continuo…
Salgo forte, le gambe girano bene anche se il fiato è un poco corto.
Di colpo mi ritrovo in vetta a calpestare la neve che, fuori dal bosco, è più corposa.
Indosso giacca e cappello e giù veloce, senza fermarmi: non voglio raffreddarmi…
Dopo mezzora sono di nuovo giù; è presto, il cielo è ancora buio e plumbeo, la neve continua a cadere incessantemente.
Risalgo.
Devo risalire…
E’ troppo bello godere di questo silenzioso spettacolo!
Il secondo giro va meglio, ho ingranato. Anche se la neve ora comincia ad essere abbondante.
Quando inizia a farsi chiaro sono di nuovo su, poi giù di nuovo, questa volta a casa dove la Tribù lentamente si sta svegliando.
Ora posso fare colazione tranquillo mentre la mia bimba, dietro il vetro umido, ammira la neve che cade…