Benvenuti nel mio Blog!
Un diario personale dove cercherò di non farvi trovare solo gradi e prestazioni sterili ma emozioni legate alle salite, paure condivise con amici, strette di mano, abbracci, racconti semplici e quant'altro ci consenta di sognare...

Buche nella sabbia



“Papà, papà… voglio trovare l’acqua: mi aiuti a fare una buca nella sabbia ?”
Così, armato di paletta e secchiello, inizio uno dei miei giochi preferiti di quando ero bambino…
fare le buche sulla spiaggia per cercare l’acqua!
Scava, scava ma l’acqua non si trova, siamo troppo lontani dalla riva.
Allora la mia bimba ha un idea geniale: corre in mare con il secchiello, lo riempie (non prima di essersi ribaltata in acqua…) e risale veloce, vuotando il contenuto nella buca. L’effetto di allegria della “buca piena d’acqua” svanisce però assai presto… lasciandola a bocca aperta come lasciava me alla sua età!
Ma non demorde… e così inizia un lungo andirivieni tra il mare e la buca. Che bei ricordi!
Con Emma e amici passo uno splendido pomeriggio sulla spiaggia di Borgio Verezzi a prendere il primo sole dell’anno. Finalmente! Ci voleva.
Dopo una mattinata arrampicatoria passata sulle rocce finalesi ora possiamo riposare le membra sdraiati sulla sabbia e goderci la semplicità dei nostri bimbi che giocano….










Ciao Bruno



Non ci sono parole…
Solo ricordi,
di belle giornate trascorse insieme sui monti ai corsi IA…
di aperte discussioni sull’alpinismo e sugli insegnamenti che vogliamo tramandare…
di serate spensierate con un bicchiere in mano…
di sogni che inseguiamo e che ci fanno vivere!
Grazie Bruno

Imprevisti



“Andate in prigione senza passare dal via”
Così recitava una carta degli imprevisti del gioco Monopoli…
Quando stavi per arrivare sulla tua proprietà e sognavi di mettere le case, tac… un imprevisto ti portava a rivedere tutto.
La nostra giornata è iniziata così.
Bramosi di salire la “nostra” via, dopo una curva sulla strada… imprevisto!
Nessun incidente, fortunatamente; solo una folla immane di turisti che, posteggiati in tutti i prati, come un gregge di pecore si dirigeva verso il luogo della gara…
La gara ?! Quale gara ?!
Sembra che solo noi non ne siamo a conoscenza…
Neanche il tempo di decidere di cambiare programma e siamo bloccati dal traffico.
Altro imprevisto…
Prendiamo la prima relazione che ci capita sotto mano e via, la testa è già sulla nuova salita.
Alla fine quella che doveva essere una salita di ripiego si è rivelata invece più bella e più impegnativa di quanto ci aspettassimo, complice forse anche il tono muscolare che all’inizio di questa bizzarra primavera è simile a quello di una ricotta…
A volte questi “imprevisti” servono.
Cancellano di colpo tutte le informazioni che avevamo memorizzato su quello che ci aspettava lasciando la mente a vagare su quello che ci aspetterà.