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Un diario personale dove cercherò di non farvi trovare solo gradi e prestazioni sterili ma emozioni legate alle salite, paure condivise con amici, strette di mano, abbracci, racconti semplici e quant'altro ci consenta di sognare...

Il sole ? Sparito...


Ancora quattro protezioni e poi sono in sosta; quaranta metri sotto Roby urla: “Vedi la sosta? Cerca di fare in fretta, sto gelando”.
La raggiungo, la via è finita. Roby si rifiuta di fare l’ultimo tiro, ha troppo freddo. Chissà quante me ne ha tirate dietro…
Me la sono cercata… sapevo che avrei preso freddo però va bene così, è quello che volevo. E’ Roby che non lo sapeva: o meglio, come me, forse sperava in un poco più di caldo. Stamattina all'attacco della via il sole era già sparito.
Meno male che l'intenso esercizio ginnico sulle staffe scalda non poco, così mentre chi scala sta bene (con due pile), chi è in sosta con i guanti ed il piumino ha freddo!
Oltre il danno la beffa. La gente che passa sul sentiero poco distante da noi è al sole e sta in maglietta a mezze maniche!
Penso che più di una persona oggi ci abbia dato dei pazzi.
Buttiamo le doppie. Le soste sono buone, lasciamo qualche moschettone di calata.
Oggi sono completamente assorto nella scalata, non sento più neanche il freddo; mi sveglio solo quando in doppia supero lo strapiombo superiore e, di colpo, mi trovo appeso a dieci metri dalla parete con quel tantino di vuoto sotto le chiappe!
Sotto qualcuno ci è venuto a vedere da vicino e ci chiede notizie sulla via.
In breve raggiungiamo i ghiaioni basali e il sentiero; e il sole ? E’ già sparito un’altra volta…












La via… una via particolare, ne bella ne brutta; volevo dare uno sguardo agli strapiombi del Corno e questa è stata l’ideale. Chiodatura abbondante ma ormai obsoleta; forse qualche protezione sui tiri poteva essere posizionata meglio, evitando così inutili allunghi in diagonale e relativi attriti di corde.

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