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Un diario personale dove cercherò di non farvi trovare solo gradi e prestazioni sterili ma emozioni legate alle salite, paure condivise con amici, strette di mano, abbracci, racconti semplici e quant'altro ci consenta di sognare...

Il sole sopra le nuvole


Mattinata libera: che fare ?
Non c’è dubbio… la montagna di “casa” riserva sempre ottime, e ogni volta diverse, possibilità.
L’alba ci coglie con il fiatone mentre risaliamo il sentiero all’ombra delle alte guglie rocciose che silenziose ci tengono compagnia. Siamo soli in questo angolo di montagna.
Prima che il sole arrivi attacchiamo il primo tiro. Quando è il mio turno parto e raggiungo l’amico velocemente; le mani sono già insensibili. Scalo il tiro successivo e in sosta puntuale arriva anche la bollita; un dolore lancinante mi attraversa le dita ma so che passerà.
Mi piace il freddo anche se le dita dolgono: sentire le mani che, sulla roccia fredda, a poco a poco diventano insensibili è una sensazione strana e allo stesso tempo bella. Mentre recupero il compagno penso che forse siamo un po’ masochisti ma girando lo sguardo verso valle, con il sole che albeggia e le nuvole che coprono la pianura, non posso fare a meno di ricredermi… Ma dove lo trovo un altro spettacolo così!
Il pensiero, come sempre quando sono su questa montagna, corre all’amico scomparso…
Il sole ci coglie sull’ultimo tiro mentre noi, come orsi polari, andiamo a ricacciarci all’ombra delle pareti; veloci, legati da un sottile filo di nylon che unisce due corpi e due anime, cavalchiamo le creste innevate che dominano il lago e in breve raggiungiamo la vetta.
Oggi c’è molta gente, la vedo accanto a me ma… non la sento. Sono assorto nella mia montagna.
La solita monotona discesa mi riporta alla realtà e alla famiglia che mi aspetta per pranzo.













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