Benvenuti nel mio Blog!
Un diario personale dove cercherò di non farvi trovare solo gradi e prestazioni sterili ma emozioni legate alle salite, paure condivise con amici, strette di mano, abbracci, racconti semplici e quant'altro ci consenta di sognare...

Nebbia



Eccoci qui! Dopo una intensa settimana lavorativa, fuggiti letteralmente dagli affetti e dai problemi di casa, quattro ore di macchina e una notte di traghetto, siamo sbarcati.
Sardegna, ci siamo!
Entriamo nella galleria per Cala Gonone e ci troviamo avvolti dalla nebbia.
La nebbia ?! A Cala Gonone ?! Il paragone con il casello di Melegnano è scontato.
Ma è solo questione di scambi termici e correnti d’aria.
Poco tempo per sistemare i bagagli e poi via ad arrampicare.
Ore 12.00: Surtana, 29 gradi all’ombra…
Sono sospeso su una placca di roccia grigia fantastica, a rigole, cercando di non spiccare il volo. Non per la difficoltà eccessiva ma per il caldo mostruoso…
Sto sudando come un porcetto arrosto…
Con fatica riusciamo ad inanellare una decina di tiri uno più bello dell’altro e alle 17.00, mentre recuperiamo l’ultima doppia, siamo disintegrati…
Niente male come prima giornata, intensa.
Il sentiero di ritorno ci vede vagare come due naufraghi, completamente disidratati, alla ricerca di un po’ di ombra e refrigerio. Refrigerio che ci porterà la nebbia Dorgaliana e…. il Vermentino sardo!  


















Another brick in the wall



Sabato abbiamo tolto le rotelle.
Incredibile!
Tre anni e nove mesi...
E' caduta due volte.
Poi, orgogliosissima, ha girato per mezz'ora di fila !

Che soddisfazione !!!

Emozioni



Era da molto tempo che non provavo un’emozione simile…
Non il semplice fatto di esaminare delle “persone”, al quale ormai da anni ci sono abituato, e dalle quali comunque imparo ogni volta qualcosa di nuovo.
Non il solito gesto arrampicatorio, anche se la via di salita è notevole.
Non il solito stupendo panorama, uguale ed ogni volta diverso.
Una frase…
Una frase pronunciata da un allievo mentre il sole tramontava e facevo notare loro la bellezza dell’ambiente che ci circondava…
mi ha bloccato!
“Si sente proprio che ami tanto le tue montagne, per come ce le descrivi. Grazie Michele”
Sono rimasto impietrito… senza parole…
Mi sono venute le lacrime agli occhi, che ho cercato di trattenere.
La sua emozione e le mie emozioni… un tutt’uno!
Non mi era mai capitato che qualcuno mi ringraziasse per le emozioni che, insieme, stavamo provando…