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Un diario personale dove cercherò di non farvi trovare solo gradi e prestazioni sterili ma emozioni legate alle salite, paure condivise con amici, strette di mano, abbracci, racconti semplici e quant'altro ci consenta di sognare...

La Svizzera ? Non ha prezzo...




Giugno 2011.
Ci sono posti famosi perché si mangia male, altri perché si spende molto; la Svizzera unisce i due…
Ogni volta che ci vado (e ultimamente non sono poche) penso sempre alla stessa cosa, poi gioca forza da qualche parte bisogna pur fermarsi a mangiare.
Il male minore è stato identificato negli autogrill con ristoranti Marchè dove la qualità non è poi così male e le porzioni (quelle si !) sono abbondanti.
L’unico problema è sempre il “loro” abbinamento del cibo…


Ore 19.00 sosta ristoratrice dopo quasi cinque ore di auto.
La scelta è sempre molto varia, soprattutto con le verdure; nello spazio adibito ai primi piatti fa bella mostra un cartello scritto in tedesco dal quale, grazie anche alla vista, capiamo e ordiniamo due pastasciutte. Il condimento ci è incomprensibile e sconosciuto.
Dopo un poco di attesa ci vengono consegnati due piatti da due etti ciascuno di pasta condita con sugo a base di panna, salmone a pezzi, zucchine e carote tagliate, aglio e molta… moltissima cipolla!!! Non meno di una grossa cipolla rossa a testa! 
Al palato non male il piatto che accompagniamo con qualche verdura e dell’acqua minerale.
Non male anche quello che ci succede dopo…
Dapprima una salassata di quelle che solo qui si è in grado di prendere: 58 euro per due primi, due piattini di verdure e due mezze minerali !!!
Poi, dopo circa un’ora, il mattone che si deposita sullo stomaco e che richiede una buona oretta di camminata per essere parzialmente digerito.
Il nostro stomaco ha visto di peggio e alla buona e meglio “bruciamo” tutto con una buona dormita in macchina.
Quello che ci si presenta alla mattina però… non ha prezzo!!
Quei panorami che solo la Svizzera può regalare: un lago idilliaco immerso in una cornice collinare verdissima dove sullo sfondo svettano alte vette calcaree compattissime.

La nostra meta oggi, complice l’abbondante pioggia dei giorni precedenti, non si lascerà concedere tanto facilmente; dopo un po’ di su e giù e un tiro pericoloso su muschio bagnato, rinunciamo al progetto iniziale e ripieghiamo su una via di tutto rispetto, dove le protezioni si allungano sempre più man mano che saliamo e la scalata si fa sempre più atletica e faticosa.
L’uscita in vetta sotto un sole cocente, completamente disidratati, viene compensata dal bellissimo panorama e da un veloce rientro al rifugio, dove ci sgoliamo un bel litro e mezzo di coca.
Come sempre, la Svizzera… non ha prezzo!!







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