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Un diario personale dove cercherò di non farvi trovare solo gradi e prestazioni sterili ma emozioni legate alle salite, paure condivise con amici, strette di mano, abbracci, racconti semplici e quant'altro ci consenta di sognare...

Tre giorni su cascate. Giorno #3: con la dolcezza si ottiene tutto


La tempesta è finita.
L’alba del terzo giorno si presenta livida anche se il meteo prevede una finestra di 5-6 ore di bel tempo. Oggi direzione Cogne: il pericolo valanghe è alto (grado 4) e le cascate nelle valli principali non sono sicurissime. Decidiamo di evitarle.
Si parte presto per sfuggire alla ressa, destinazione Lillaz. Siamo la seconda cordata e, ben presto, dietro di noi si forma la coda: alla prima sosta conto sessanta (60!!) persone che si preparano per salire, incuranti dei problemi che questo potrebbe creare! Eh si…. È proprio vero… la montagna è assassina!!
La cascata è facile ma scegliendo le linee giuste riusciamo a trovare i posti adatti per quello che ci serve. Anche oggi siamo in tre: i miei odierni compagni sono due simpatici ragazzi veneti. Con allegria cerco di smorzare la loro giornata/esame e con piacere noto che il clima teso della mattina si fa più leggero man mano che saliamo. Non mi è mai piaciuto abusare del “potere” che in queste situazioni mi è stato conferito. Trovo che considerazione per la persona che si ha di fronte, rispetto nelle sue capacità e un pizzico di allegria possano mettere a suo agio chiunque, permettendogli di dare il meglio di se, senza per questo fare notare loro distrazioni o gravi errori che inficiano sul risultato finale. Forse è vero… con la dolcezza si ottiene tutto!




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