La parete si mostra nel suo intero splendore in una fredda ma limpidissima mattina estiva.
I temporali dei giorni precedenti hanno rinfrescato l’aria talmente tanto che sembra di essere in primavera anziché in luglio.
Bizzarro questo inizio d’estate….
In cielo nemmeno una nuvola e sarà così per tutto il giorno!
Oggi sappiamo che dovremo correre un po’ per gestire la piena giornata: quindi via a passo spedito e in poco più di mezz’ora siamo all’attacco.
Abbiamo voglia di roccia, di scalare al sole, di isolamento e tranquillità…. E qui troviamo tutto quello che cerchiamo!
Nessuno in parete… sembra strano ma è così.
La nostra meta non è una meta iperfrequentata, lo dimostrano le poche protezioni trovate e il loro stato…
La roccia, invece, da subito è ottima e calda, pronta per essere accarezzata.
Tiro dopo tiro assaporiamo la bellezza del luogo e della roccia anche se non riusciamo mai ad entrare veramente in piena sintonia a causa della non facile ricerca dell’itinerario. Placche compatte spesso poco proteggibili si susseguono una dopo l’altra e, a volte, scegliere dove salire senza trovarsi in difficoltà è un rebus.
Pezzo dopo pezzo componiamo il puzzle grazie al nostro buon fiuto e nel tardo pomeriggio raggiungiamo la vetta.
Una stretta di mano corona una grande amicizia verticale. Il sole rosso all’orizzonte illumina ed evidenzia le cime vicine mentre veloci scendiamo i ripidi nevai ancora presenti sotto la parete.
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