Benvenuti nel mio Blog!
Un diario personale dove cercherò di non farvi trovare solo gradi e prestazioni sterili ma emozioni legate alle salite, paure condivise con amici, strette di mano, abbracci, racconti semplici e quant'altro ci consenta di sognare...

Semplice constatazione di fatto


Sono sempre più convinto che non sono capace di scalare…
Quando mi scontro con alcune realtà, abbasso il cappello facendo i complimenti ai primi salitori e lo penso seriamente.
Seth Abderhalden…
“Carneade, chi era costui ?”
Per moltissimi nessuno, per pochi addetti ai lavori un grandissimo alpinista svizzero scomparso prematuramente all’età di 34 anni. Compagno di scalata di altrettanti grandi nomi quali Niedermann, Diener, Anderruthi. Qualcuno lo definisce uno dei migliori alpinisti europei degli anni ’50.
Ma solo questo non basta…
Bisogna toccare con mano.
E noi andiamo a toccare una delle sue salite, così per picchiarci il naso. La salita rientra nelle 100 salite estreme del libro di Walter Pause, quindi… siamo avvisati.


Subito sul primo tiro ci rendiamo conto di che pasta erano fatti questi Sfizzerotti che parlavano poco e scalavano forte.


I tiri si susseguono sempre più impegnativi, tiri che, saliti oggi con le scarpette, ci impegnano non poco; chissà ai tempi con gli scarponi! Se poi ci aggiungiamo che la roccia il più delle volte è discreta…




Per fortuna che, tirando ai dadi, non è uscita l’altra sua via che mi attirava*… non oso immaginare come sarei tornato a casa !

* “Seth Abderhalden Gedenkführe” – Grosse Drusenturm

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