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Un diario personale dove cercherò di non farvi trovare solo gradi e prestazioni sterili ma emozioni legate alle salite, paure condivise con amici, strette di mano, abbracci, racconti semplici e quant'altro ci consenta di sognare...

L'ultimo saluto a Lorenzo



Sasso Cavallo
Novembre 1995
Stiamo preparando le ultime cose da mettere nello zaino quando, di colpo, sentiamo il rombo del motore di una macchina che, a tutta velocità, si avvicina e si ferma vicino a noi.
"Ma chi sono questi che alle 6 del mattino arrivano così?" mi dico.
Un po’ allibiti scrutiamo i loro volti al buio e, tutto ad un tratto, scorgo due visi familiari.
“Ciao Marco, ciao Lorenzo, come va ?!”
Ciao Ciso, anche tu da queste parti ?! Cosa andate a fare ?!”
“La Oppio al Cavallo; e voi ?!”
“Ma, vediamo, volevamo fare la prima ripetizione di una via al Sasso di Sengg…”

Sasso di Sengg

E Lorenzo: “ Sengg… si, se ci arrivo; mi viene da vomitare! Quel disgraziato qui è salito a manetta…”
Così, tra una chiacchierata e l’altra, raggiungiamo insieme la bocchetta di Val Cassina dove lasciamo gli zaini e ci dirigiamo alla base della parete. Una forte stretta di mano e, dopo un “in bocca al lupo, il classico arrivederci.
“Non aspettateci, tanto siete più veloci” dico.
Attacchiamo la via e, presi dalla foga e dall’impegno, ci scordiamo quasi dell’incontro mattutino, quando un richiamo da lontano mi annuncia che Marco e Lorenzo sono usciti dalla via.
“Cavolo, sono stati velocissimi…” noi siamo appena sopra la cengia mediana.
Dopo qualche ora anche noi raggiungiamo la vetta e, dopo aver recuperato gli zaini, stanchi ma felici ci dirigiamo verso la macchina che, in tarda serata, ci riporta alla vita comune.
Una bellissima giornata, allietata da un incontro mattutino con l’amico Marco e con Lorenzo, che conoscevo poco; peccato… il destino ha voluto che non ritrovassi più quella stretta di mano e quello sguardo felice.
Ciao Lorenzo!



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