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Un diario personale dove cercherò di non farvi trovare solo gradi e prestazioni sterili ma emozioni legate alle salite, paure condivise con amici, strette di mano, abbracci, racconti semplici e quant'altro ci consenta di sognare...

Swatch: semplicemente indistruttibile!


Agosto 1994
La meteo promette bene, sono in forma e convinco Piero a salire con me domani la via “Un giardino per Gianmario” sulla nord della Presolana.
Il mattino partiamo presto e, dopo due ore abbondanti di cammino, ci troviamo sotto la mitica nord al freddo pungente del mattino. Individuiamo subito l’attacco e iniziamo la salita; oggi arrampicherò solo io da primo di cordata per poter far godere un po’ di più la salita all’amico, meno allenato di me. Come sempre, tolgo il mio swatch ma nella fretta anziché metterlo nella tasca lo infilo nella maglietta, a contatto con il corpo; non mi da fastidio e me ne dimentico subito. I tiri si susseguono bellissimi uno dopo l’altro con arrampicata su roccia da favola; un traverso espostissimo a sinistra, una placca di roccia compatta come il marmo, strapiombi tutt’intorno. Peccato che la chiodatura, seppur abbondante, risenta non poco dell’usura del tempo!
Siamo oltre metà parete quando, su un passo difficile in libera, mi faccio bloccare da Piero sul chiodo; mi scappa subito l’occhio e vedo che dalla mia pancia non più compressa dall’imbracatura, quasi per magia esce il mio orologio e se ne va dritto verso la base della parete! “No, il mio orologio nuovo!” Va beh… il danno e fatto e non ci resta altro da fare che continuare. Tiro dopo tiro non ci accorgiamo neanche che sta iniziando a piovere. Il temporale scoppia in tutta la sua furia a due tiri dalla fine e, in poco meno di due minuti, siamo completamente zuppi da capo a piedi; ci rassegniamo, qui o in cengia non cambia nulla.
Fradici raggiungiamo la base e, sorpresa, a trenta centimetri dalla parete ritrovo il mio swatch! Ma quel che è peggio (o meglio) è che è completamente integro e funziona benissimo !! Probabilmente nella caduta il cinturino ha attutito il colpo.
Una grossa risata coronata da una stretta di mano e da una frase quasi fatta: “Stupenda questa tecnologia svizzera, neanche un volo di trecento metri scalfisce lo swatch!!!”

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