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Un diario personale dove cercherò di non farvi trovare solo gradi e prestazioni sterili ma emozioni legate alle salite, paure condivise con amici, strette di mano, abbracci, racconti semplici e quant'altro ci consenta di sognare...

Nel legno e nella pietra

Ottobre 2007
Dopo l’apertura di Ottobre Rosso mi era tornata la voglia di tornare ed aprire un’altra linea sullo sperone di sinistra della parete.
Avevo già notato una possibile linea che però in basso veniva fagocitata dalla vegetazione.

La parte alta dello sperone (6° e 7° tiro)
In una fredda giornata autunnale convinco Paolo a farci un giro.
Subito la prima placca mi mette a dura prova; dopo 10m da terra sono già appeso… Poi una bella placca fessurata mi porta in sosta. Qui, dopo aver studiato la linea con il binocolo dal basso, non possiamo fare altro che attraversare nel bosco a sinistra, per collegare le placche.
Nessun problema, non sarà un po’ di erba a rovinare il tutto!
Il tiro dopo, lungo una stupenda placca verticale, mi impegna ancora non poco con passi aderenzosi da drizzare le orecchie.


La placca del 2° tiro
Con un altro traverso su erba giungiamo finalmente allo sperone che da qui in poi si rivelerà ininterrotto per circa 200m. Una stupenda placca lavorata più facile la superiamo con un unico tiro da 60m, poi continuiamo lungo un muretto un poco lichenoso che ci porta alla base di uno sperone arrotondato.


Placca del 3° tiro
Il muro del 4° tiro
Qui saliamo un altro stupendo tiro in placca con alcuni passi lontano dalla protezione fino ad un piccolo terrazzo boscoso sospeso.

Chiodatura
Per oggi basta.
Ritorno la settimana successiva con Roberto e con altri tre tiri più facili finiamo la via.
In tutto circa 350m per 8 tiri di corda, ottimamente attrezzati a spit fix per consentire ai ripetitori di godere appieno di questo luogo tranquillo. Il nome scelto evidenzia le caratteristiche della nostra via, una salita carina, adatta a tutti, dove non bisogna avere schifo a superare anche qualche tratto boscoso.


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