Benvenuti nel mio Blog!
Un diario personale dove cercherò di non farvi trovare solo gradi e prestazioni sterili ma emozioni legate alle salite, paure condivise con amici, strette di mano, abbracci, racconti semplici e quant'altro ci consenta di sognare...

Una mini big wall



Le vie poco o per nulla frequentate mi hanno sempre attirato.
In Valle ho salito quasi tutte le vecchie vie del Nuovo Mattino ma questa mi manca. Parlando con gli amici non sono riuscito a recuperare nessuna informazione; nessuno ha “mai osato” provarla…
Strano… la linea è logica, attraente, proteggibile. Boh…
La vecchia guida, per ambiente ed esposizione, la paragona ad una mini big wall.
Tutto questo mi attira ancor di più.
I primi raggi di sole di una bellissima giornata autunnale mi vedono salire il camino fessura erboso iniziale;


poi, un lungo traverso verso destra ci porta al centro della parete, dove seguiamo dei facili diedri fino ad una grossa e piatta cengia di granito. Sembra veramente di essere a El Cap Tower…

Qui la parete si raddrizza, nessuna linea logica per venti metri, quindi un enorme tetto a sbarrare la strada. I chiodi a pressione sono l’unica possibilità per superare il muro.
Sotto il tetto si riprende la fessura e con passaggi in artificiale aerei ma ben proteggibili arriviamo in sosta. Siamo entusiasti! Chi avrebbe mai pensato di arrivare fin quassù ?


Il tiro dopo sembra stupendo, lungo una fessura verticale tutta da proteggere; salgo con impegnativa arrampicata fino ad una placca dove, traversando a sinistra in piena esposizione, riesco a raggiungere una cengia erbosa e la sosta. Un altro tiro impegnativo su fessure e piccoli strapiombi ci porta verso l’uscita.


Una facile placca e… siamo fuori. Che bella linea! Che salita! Pochi chiodi, tranne il tiro a pressione. Peccato solo che sia corta; qualche tiro in più, magari in artificiale da proteggere, e sarebbe stata veramente una mini big wall…

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