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Un diario personale dove cercherò di non farvi trovare solo gradi e prestazioni sterili ma emozioni legate alle salite, paure condivise con amici, strette di mano, abbracci, racconti semplici e quant'altro ci consenta di sognare...

Corsa contro... il tempo


Tony e il Salbit
Agosto 2007
Con Antonia sono appena tornato dal mare; è da un paio di anni che non scala ma, questo weekend, ha voglia di ritornare in ambiente a fare una salita.
“Però una via facile e corta” mi dice.
“Va bene, andiamo al Salbit, vedrai che posto incantevole, possiamo fare la cresta sud” rispondo.
Il sabato nel primo pomeriggio siamo al rifugio e abbiamo tutto il tempo di goderci il sole e il panorama. Poi la cena e a nanna.
Alla sveglia il cielo è nuvoloso; dopo colazione partiamo ugualmente, le previsioni danno bel tempo, è strano che ci sia anche nuvolo…
Dopo un’ora siamo all’attacco del canale con catena; dietro di noi una Guida svizzera con due clienti. Inizia a piovere !
“Ma non davano bel tempo?” chiede Tony.
“Sarà una cosa passeggera” rispondo.
La Guida toglie il telefonino dalla tasca della giacca e chiama un amico meteorologo in Vallese; “Qui c’è il sole, entro mezzogiorno arriva anche al Salbit” è la risposta.
Bene… dopo la conferma del meteorologo si parte.
Smette di piovere; anziché attaccare la cresta originale, allunghiamo la salita iniziando con la via Takala, così facendo faremo quattro tiri in più…


Cresta sud - primi tiri
Più passa il tempo più il cielo diventa nero, ma…. nero nero!!
A tratti piove a tratti smette; per fortuna non c’è nebbia e ci consente di vedere un poco lo stupendo panorama.

Cresta Sud - 9° tiro

Cresta Sud - 10° tiro

Cresta Sud - 10° tiro

Su un tratto della cresta Tony vorrebbe scendere, io insisto dicendo che fino a quando la cresta è verticale possiamo sempre scendere in doppia; per uscire il più in fretta possibile ingrano la sesta marcia e, su un tiro in alto, mi invento addirittura una variante per risparmiarci la doppia che scende dalla Zwillingturm. E l’azzecco!!! Con una attraversata di 60m esposta sul vuoto, tutta da attrezzare, arrivo al colle. Ora esce un po’ di sole; è solo una farsa… dopo altri dieci minuti il cielo è ancora nero come la pece.


Cresta Sud - 14° tiro
Sempre di corsa scalo le fessure terminali, non guardando più neanche dove e cosa rinviare.

Cresta Sud - 15° tiro


Cresta Sud - la fessura finale

Cresta Sud - 16° tiro
Alle 14.00, dopo cinque ore di corsa, siamo in vetta. Tony è esausta e un po’ nervosa, erano tre anni che non scalava più su una via così lunga; in fin dei conti sono sempre 16 tiri più altri 4 aggiunti da me…
Ma è anche raggiante, siamo riusciti a fare una bella salita insieme in barba al brutto tempo.

P.S.: al metà discesa uscirà il sole che ci accompagnerà fino alla macchina!

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