Benvenuti nel mio Blog!
Un diario personale dove cercherò di non farvi trovare solo gradi e prestazioni sterili ma emozioni legate alle salite, paure condivise con amici, strette di mano, abbracci, racconti semplici e quant'altro ci consenta di sognare...

...e smettila di mangiare le patatine !




Agosto 2002
Siamo su un balcone in mezzo al Monte Bianco…
Quasi sospesi, duemila metri sopra la Val Veny, in mezzo a possenti ghiacciai e schiacciati dall’enorme mole dei Piloni…
Ora ci possiamo slegare e togliere le scarpette.
Abbiamo arrampicato tutto il giorno e, causa un poco di lentezza e qualche sbaglio nella scelta dell’itinerario di salita, ci apprestiamo ad allestire il nostro bivacco in cima alla Punta Brendel.





Il sole scende e, nonostante sia agosto, fa fresco.
Cena frugalissima a base di tonno e biscotti; per rimanere leggeri abbiamo lesinato su tutto, anche il cibo! Poi ci sdraiamo aspettando il mattino.
Io e Gianca nel sacco da bivacco, vicino ad una roccia leggermente riparati dal vento.
Ivano in fondo ai nostri piedi, in un telo termico.
Ci appisoliamo ma, a turno, ci svegliamo per il freddo; verso le tre decido di togliere i guanti dalle mani e mettermeli sui piedi ! Tremo.
Gli amici non sono da meno; Ivano è tutta la notte che si rigira nel telo termico, segno dei miei stessi problemi.
Alle prime luci dell’alba saltiamo in piedi come cavallette. Dalle nostre face stravolte capiamo che, per tutti, il bilancio della notte è stato il medesimo: dormito nulla, più stanchi di ieri sera, sete bestiale…
Per smorzare la fatica e riaccendere l’allegria guardo Ivano e dico:
“Hai finito di mangiare le patatine stanotte ? Con quel telo termico facevi un casino…”
La risposta arriva pronta: “ Le ho finite quasi subito” e, mostrando un telo completamente lacerato, continua: “dopo mezz’ora il telo era già a brandelli…”.
La risata ci farà forza per riprendere e concludere degnamente questa lunga cavalcata.

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