Quando l’ottimismo è a mille...
Ore 5, tenda appollaiata sull’unico lembo di terra ai bordi del ghiacciaio del Triolet; pioviggina, dopo una notte di pioggia intensa.
Gianca è silenzioso. Luca si lamenta del tempo; abbozza un “te l’avevo detto che pioveva, davano brutto su tutto il nord oggi”.
Ma le mie sensazioni sono positive, confido ciecamente in Meteo France che molte volte mi ha dato ragione (ed altre volte grandi delusioni….).
Il bollettino diceva: “dalla mattina veloci ed ampie aperture fino a passaggio a bel tempo soleggiato e caldo”.
Luca non è convinto, brontola anche mentre facciamo colazione.
“Ti dico che smette !!! Dai… Fidati dello Zietto!!”
Lasciamo la tenda con il cielo che comincia ad aprirsi; cinquanta metri sotto il rifugio un mare immenso di nubi grigie che ribollono. Anche Luca ora cambia umore. Veloce avvicinamento e quando attacco il primo tiro il cielo è già blu intenso. Una bella brezza ci intirizzisce per bene ma, in compenso, asciuga velocemente la roccia.
Siamo soli in tutto il bacino: il rifugio è ancora chiuso e la meteo pazza ha scoraggiato i più che non si sono fidati della meteo…
Tiro dopo tiro in poche ore raggiungiamo la vetta di questo bellissimo balcone, baciati da uno splendido sole che ci regala, anche stavolta, un panorama mozzafiato!
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